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Dopo tre mesi...
Marko Albert, Estonia
Ex triatleta, allenatore di triathlon junior e ad alta intensità
“Prima di tutto, mi piace molto che sia in confezioni monodose. È molto facile da usa- re, da portare con sé in viaggio e mi piace molto il fatto che si mescoli davvero bene. Basta versarlo in un bicchiere, metterci so- pra l’acqua, mescolare ed è pronto da bere.
Anche se ho preso UpBeet prima dell’alle- namento non ho avuto disturbi al sistema digestivo. Quindi posso dire che puoi assu- merlo in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Devi solo capire il luogo e il momento che si adattano meglio al tuo stile di vita. Corro ininterrottamente ormai da 650 gior- ni, la mia sfida è correre ogni giorno 6 km o più per 1.000 giorni consecutivi. Sto portan- do avanti la mia sfida personale.
Durante questo periodo di tre mesi, ho senti- to che avrei potuto fare di tutto, allenare, ga- reggiare, viaggiare, fare avanti e indietro e
continuare a essere in forma allenando giovani che, come sapete, sono "un po' pazzi" per la maggior parte del tem- po. E ora sono qui, in autun- no, ancora felice e pronto per iniziare la prossima stagione”.
A chi consiglieresti UpBeet oltre agli sportivi?
“A chiunque abbia situazioni di stress elevato giornaliero. E’ possibile in questo caso assu- mere il prodotto per un perio- do di tempo per stare al me- glio e contrastare lo stress”.
Nikolina Šustić, Croazia Maratona e ultramaratona
“Uso UpBeet ormai da tre mesi e ho riscon- trato molti benefici. Ho usato UpBeet a volte al mattino prima o dopo l'allenamento, e a volte la sera per idratarmi, soprattutto du- rante il caldo periodo estivo. Vorrei sottoli- neare la differenza che UpBeet ha fatto in termini di resistenza e forza muscolare. Mi ha permesso di avere un recupero molto ve- loce dopo allenamenti duri e mi sento molto in forma, sia fisicamente che mentalmente.
In effetti, durante il periodo estivo, di setti- mana in settimana ho potuto vedere la diffe- renza nei miei allenamenti. Sono migliorata molto ed è per questo che mi sono allenata anche per 16 km al mattino, poi ho preso UpBeet dopo l'allenamento, e solo poche ore dopo ho corso 10 km in una gara molto im- pegnativa e ho preso un altro UpBeet prima di quella gara. Mi sentivo come se avessi le ali durante la competizione e sono rimasta davvero sorpresa dai miei risultati.
Devo dire che UpBeet non si limita solo alle prestazioni sportive, ma mi aiuta anche du- rante le normali attività quotidiane, soprat- tutto ora che sono mamma di un bambino di un anno. A volte con un bambino così piccolo le giornate possono essere davvero estenuanti, soprattutto quando ci sono notti in cui non dormi, quindi con UpBeet posso gestire tutto molto più facilmente. E di fatto aumenta il mio livello di energia”.
A chi consiglieresti UpBeet oltre agli sportivi?
“A tutti, anche alle mamme”.
SCIENZA & PRODOTTO | Lifestyle | NeoLife Testimonianze UpBeet
Nataša Šustić, Croazia Triatleta
“Ho sperimentato molti vantaggi nell’usare UpBeet. All'inizio, quando ho iniziato a uti- lizzarlo, ho combinato l'assunzione a volte prima e a volte dopo la sessione di allena- mento, ma dopo aver sperimentato un po' ho notato che nel mio caso è più adatto prenderlo dopo l'allenamento o talvolta an- che la sera prima di andare a dormire.
È sicuramente un drink di recupero e allo stesso tempo mi sento più energica e fresca. Mi piace anche il gusto, anche se è piutto- sto intenso. Di solito lo mescolo con acqua e spesso aggiungo un cucchiaio di miele.
Ho utilizzato il prodotto durante un ritiro in alta quota in Montenegro. Ho fatto 250 km di corsa e diversi allenamenti in bicicletta. Nel complesso UpBeet ha un grande im- patto su di me, permettendomi di allenarmi meglio e in modo più efficiente. Credo che mi aiuterà a ottenere risultati migliori per il prossimo campionato nazionale di marato- na all'inizio di ottobre a Zagabria (ndr: che poi ha splendidamente vinto l'8 ottobre scorso) e a seguire, sempre quest'anno, per il Campionato del mondo di 50 km in India”.
A chi consiglieresti UpBeet
oltre agli sportivi?
“Lo consiglierei a tutte le persone che lavo- rano in ambienti ad alto stress, in qualsiasi campo”.
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